Tumore al seno, scoperto effetto inibitorio di un anestetico locale

La Dr.ssa Mariagrazia Uguccioni
La Dr.ssa Mariagrazia Uguccioni

Servizio comunicazione istituzionale

29 Agosto 2018

Il gruppo di ricerca di Mariagrazia Uguccioni, attivo presso l’Istituto di ricerca in biomedicina (IRB, affiliato all’USI) in collaborazione con il Servizio di Anestesia dell’Ospedale Regionale Bellinzona e Valli (EOC), ha definito il meccanismo con cui la lidocaina, un noto anestetico locale, inibisce la capacità delle cellule cancerogene del tumore al seno di raggiungere altri tessuti e dunque di generare metastasi a distanza. La scoperta è il risultato dello sforzo congiunto di ricercatori di base e clinici ed è stato pubblicato nell’ultimo numero del British Journal of Anaesthesia, la rivista internazionale più prestigiosa del settore.

In passato, alcuni studi epidemiologici hanno potuto dimostrare nei pazienti operati di tumore l’esistenza di un legame tra il fatto di avere ricevuto un’anestesia loco-regionale e una riduzione dell’incidenza di successive recidive tumorali. Per spiegare questa correlazione, diverse ipotesi, come la riduzione dello stress operatorio o l’effetto inibitorio diretto di certi anestetici, erano state formulate; il meccanismo reale di questo effetto protettivo constatato non era però fin qui stato spiegato.

Ora, per la prima volta, è stato descritto il meccanismo che consente a un anestetico locale di inibire la capacità migratoria delle cellule cancerogene del tumore al seno, producendo così una sorta di effetto protettivo. L’anestetico impiegato durante l’operazione potrebbe quindi limitare la possibilità che le cellule cancerogene raggiungano altri organi e ciò potrebbe tradursi in una riduzione del rischio di successive metastasi nei tessuti della paziente operata di tumore, aprendo così prospettive inedite per la lotta contro il tumore al seno.

 

Lo studio scientifico completo è consultabile alla pagina Internet: https://bit.ly/2MuiPfJ