Al via il programma nazionale di ricerca Corona Immunitas

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Servizio comunicazione istituzionale

27 Aprile 2020

L’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) ha annunciato il 23 aprile il suo sostegno a “Corona Immunitas”, un programma di ricerca su scala svizzera per la raccolta di dati epidemiologici sull’immunità alla SARS CoV-2, e l’impatto dell’epidemia di COVID-19 nella popolazione generale. L’iniziativa è guidata dalla Scuola svizzera di salute pubblica SSPH+ e coinvolge 12 università e scuole universitarie professionali, tra le quali anche USI e SUPSI come partner sul territorio della Svizzera italiana.

Come si svolge questo studio a livello nazionale? Nell’ambito del programma di ricerca, concepito per una durata di almeno sei mesi, si reclutano persone in tutta la Svizzera, si eseguono analisi del sangue per ricercare gli anticorpi SARS-CoV-2 e una serie di interviste strutturate volte a conoscere e misurare l’impatto del COVID-19. “I dati - spiega il prof. Emiliano Albanese, direttore dell’Istituto di salute pubblica dell’USI – sono rappresentativi della popolazione della Confederazione e forniranno informazioni sul numero di persone che dispongono di anticorpi contro il nuovo coronavirus, sulla durata dell’immunità e sull’eventuale possibilità di contrarre nuovamente l’infezione nonostante gli anticorpi. Tali dati saranno integrati con un’ampia inchiesta sull’impatto dell’epidemia e delle misure di sanità pubbliche resesi necessarie. Valuteremo aspetti sociologici, psicologici, di salute in generale, ed anche economici. Tutti estremamente rilevanti per capire non solo cosa è giusto fare per contrastare l’epidemia, ma anche cosa è meglio per il Ticino e per i ticinesi”.

“Questa iniziativa è un ottimo esempio di collaborazione tra Confederazione, Cantoni, università e scuole universitarie professionali. USI e SUPSI, insieme alle altre università coinvolte, mettono in rete le proprie competenze scientifiche e di ricerca, diventando un punto di contatto importante per la popolazione coinvolta sul territorio” spiega Suzanne Suggs, professoressa all'USI di Social Marketing presso l’Istituto di comunicazione pubblica (Facoltà di comunicazione, cultura e società) e l'Istituto di salute pubblica (Facoltà di scienze biomediche), nonché vicepresidente della SSPH+.

L’iniziativa si inserisce tra gli studi volti a fornire dati affidabili sul numero di persone con anticorpi anti SARS-CoV-2 in singole regioni e in specifici gruppi di popolazione, ed estende questo obiettivo a quello più ambizioso di conoscere e misurare l’impatto dell’epidemia da COVID-19 sulle persone, le comunità, e la società tutta. Prende così corpo un programma di ricerca articolato su diversi progetti. Sul territorio ticinese va infatti ad affiancarsi allo studio portato avanti dall’Ufficio del medico cantonale e ai test sierologici indirizzati al personale sanitario volontario condotto in collaborazione tra ospedali, centri covid-19, l’Istituto di ricerca in biomedicina (affiliato all’USI) e Humabs BioMed. “Questa complementarietà tra gli studi in corso a livello regionale e nazionale mostra l’importanza di un’azione coordinata su più livelli, per una raccolta di dati completa e accurata. L’USI, con l’Istituto di salute pubblica e SUPSI, con il Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale (DEASS), svolgeranno un ruolo importante nello studio dell’impatto di questa pandemia sulla salute della popolazione e nel trarre delle indicazioni su come si sia modificata nel tempo la percezione del rischio, in modo da preparare la popolazione ad affrontare al meglio eventuali ulteriori ondate pandemiche e in modo da approntare al meglio la risposta del sistema sanitario” aggiunge Luca Crivelli, direttore del DEASS, professore titolare all’USI (Istituto di economia politica) e vicedirettore della SSPH+.

 

Corona Immunitas è un partenariato pubblico-privato sostenuto da istituzioni pubbliche, da imprese e da privati. Maggiori informazioni sul progetto, disponibili nelle tre lingue ufficiali e in inglese, sono consultabili a questo link: www.corona-immunitas.ch.