Dieci progetti di ricerca all'USI sostenuti dal Fondo nazionale

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Servizio comunicazione istituzionale

6 Aprile 2020

Nel contesto della prima delle due tornate annuali del Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica (FNS), sono dieci i progetti candidati dall’USI che hanno avuto responso positivo, con ricerche che vanno a toccare varie discipline di studio dell’Università.

Il Fondo nazionale svizzero eroga i fondi ai migliori progetti che vengono sottoposti alla sua valutazione, entro le due scadenze annuali di aprile e ottobre. Con dieci progetti sostenuti l’USI riconferma la qualità e la competitività della sua ricerca a livello nazionale. “In generale è un esito soddisfacente e in crescita rispetto agli anni scorsi, quindi si può essere cautamente positivi sull’andamento in futuro e sul fatto che siamo in grado di ripetere l’eccellente risultato del 2019” afferma il professore Benedetto Lepori, Delegato del Rettore per l’analisi della ricerca e responsabile del Servizio ricerca e trasferimento del sapere dell’USI. Il Prorettore per la ricerca dell’USI Patrick Gagliardini aggiunge che “questi risultati sono molto positivi anche nell’ottica dello sviluppo di una strategia della ricerca dell’USI che faccia leva sulle riconosciute competenze scientifiche delle nostre ricercatrici e dei nostri ricercatori, e che valorizzi la ricchezza e la diversità dei temi e degli ambiti di ricerca presenti in USI”.

L'insieme dei progetti sostenuti mostra la vivacità degli ambiti di ricerca delle facoltà dell’USI e degli affiliati, andando a toccare discipline molto diverse. L’Istituto di ricerche in biomedicina (IRB) e l’Istituto di ricerche oncologiche (IOR) porteranno avanti tre progetti che spaziano dalle fonti di instabilità genomica delle cellule B maligne (D. Robbiani), alla struttura e funzione del repertorio IgA secretorio nell'omeostasi intestinale (F. Grassi) e alla scoperta di dipendenze genetiche/epigenetiche nel linfoma mutato NOTCH2/KLF2 (D. Rossi). I laboratori dell’IRB sono in particolare concentrati in questo periodo nella ricerca sul covid-19, e hanno risposto alla “special call” del FNS che vuole intensificare con urgenza la ricerca sui coronavirus per affrontare la crisi attuale e prepararsi a probabili epidemie future.

Per la Facoltà di scienze informatiche il sostegno va a uno studio sulla modellizzazione dello spazio latente delle citazioni di brevetti (E. Wit e A. Lomi), al progetto FORWARD (Fine-grained network flow behavior prediction, P. Eugster) e all’Istituto Dalle Molle di Studi sull’Intelligenza Artificiale (per il quale USI e SUPSI hanno recentemente rinnovato l'accordo quadro) per il progetto NEUSYM, nel campo del reinforcement learning (J. Schmidhuber).

Nell’area degli studi in comunicazione sono due i progetti sostenuti in questa tornata: uno sulla categorizzazione delle fonti di informazione nell'interazione faccia a faccia (The categorization of information sources in face-to-face interaction: a study based on the TIGR-corpus of spoken Italian, J. Miecznikowski-Fünfschilling) e una ricerca nel campo della filosofia che mette in relazione le funzioni matematiche e l’ontologia delle relazioni (Functions, Relations, and Types, K. Mulligan).

Mentre per le scienze economiche è stato premiato il progetto legato ai processi di sviluppo aziendale (The relational antecedents of corporate development behavior, E. Bettinazzi), il Laboratorio di Storia delle Alpi dell’Accademia di architettura vede il sostegno alla ricerca sulle migrazioni e lo sviluppo nelle zone di confine montane della Svizzera e della Slovenia in prospettiva comparativa tra il XVIII-XVII secolo (L. Lorenzetti).

Complessivamente i dieci progetti hanno ottenuto finanziamenti per un totale di circa 6 milioni di franchi.