Prestigioso fondo di ricerca per due ricercatori dell'USI

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Servizio comunicazione istituzionale

21 Novembre 2022

La Dottoressa Arianna Baggiolini, direttrice di ricerca del laboratorio “Stem cells and cancer” all’Istituto oncologico di ricerca (IOR), affiliato all’USI, e il Professor Michael Multerer dell’Istituto Eulero (EUL) della Facoltà di scienze informatiche dell’USI hanno ottenuto due Starting Grant 2022 del Fondo nazionale svizzero (FNS) per un totale di 3'165’000 franchi.

Le borse di studio Starting Grants dell'FNS sono rivolte a ricercatori che si sono candidati per una borsa di studio ERC 2022 o per una borsa di studio Eccellenza Professorial Fellowship. 

I beneficiari di questo riconoscimento avranno l'opportunità di guidare un progetto di ricerca indipendente e dirigere un team di ricercatori in Svizzera. La borsa di studio è destinata a ricercatori promettenti che abbiano già dimostrato indipendenza scientifica nel loro campo e con l’intento di consolidare la propria posizione accademica e creare un proprio team.

La ricerca Oncogenic Competence at the Cellular and Multicellular Level in Melanoma, condotta dalla group leader Arianna Baggiolini dell’Istituto oncologico di ricerca (IOR), affiliato all’USI, si concentra sullo studio del melanoma, il tumore della pelle più aggressivo e pericoloso, date le sue caratteristiche altamente metastatiche. “Studiamo i meccanismi che regolano la trasformazione di un melanocita, la cellula che produce melanina nella nostra pelle, in una cellula cancerogena e che determinano le sue capacità invasive e di adattamento nell’organo dove ha creato metastasi”, spiega Baggiolini.

Per quanto riguarda i risvolti concreti di questo studio, prosegue Baggiolini, “alcune mutazioni al DNA sono tumorigeniche solo in alcuni contesti cellulari, un fenomeno chiamato “competenza oncogena”. Il melanoma, per esempio, dipende da tale processo. Cellule “competenti” a dare origine al melanoma esprimono geni che normalmente non sono espressi da normali melanociti. La nostra ricerca è finalizzata a regolare tale ‘competenza’”.

Si tratta di uno studio che ha vocazione sia di prevenzione sia di cura, “la comprensione dei meccanismi che regolano la “competenza oncogena” – afferma la dottoressa - ci permetterà di proporre nuovi approcci per prevenire la formazione del tumore o trattare una lesione cancerogena già formata”.

“È elettrizzante sapere che il Fondo nazionale svizzero condivide l’importanza della ricerca che svolgiamo!”, conclude la Dottoressa Baggiolini. “Questi fondi ci permetteranno ora di svolgere la nostra ricerca al massimo potenziale e di apportare una differenza nella ricerca sul melanoma”.

Lo studio del Professor Michael Multerer, intitolato Multiresolution methods for unstructured data, si concentra sui dati non strutturati che sono in rapida espansione e ormai onnipresenti nella nostra vita quotidiana. Esempi tipici sono i dati che provengono dai social network, i dati di testo e audio, foto e video, ma anche le misurazioni scientifiche e i dati di simulazione.

“Nella società odierna è fondamentale un'elaborazione e un'analisi efficienti di questi dati”spiega Michael Multerer, professore presso l’Istituto Eulero (EUL) della Facoltà di scienze informatiche dell’USI. “Nel progetto Multiresolution methods for unstructured data (Metodi multirisoluzione per dati non strutturati), sviluppiamo nuovi approcci multirisoluzione e interamente discreti incentrati sui dati non strutturati, concentrandoci su algoritmi efficienti per la quantificazione dell'incertezza computazionale e su strategie adattive per l'apprendimento attivo e per i dati non omogenei. Sono onorato della fiducia e dell'opportunità concessa dal Fondo nazionale svizzero per condurre questa ricerca. Sono certo che il progetto sarà il punto di partenza di altri sforzi futuri e che rafforzerà la posizione dell'USI come istituto di ricerca”.