Storie e volti della Facoltà di scienze biomediche: Claudia Gamondi

Nella foto Claudia Gamondi (fonte: EOC)
Nella foto Claudia Gamondi (fonte: EOC)

Servizio comunicazione istituzionale

20 Luglio 2020

Tra i volti che accoglieranno gli studenti del neo Master in Medicina dell’USI in settembre troviamo Claudia Gamondi, primario della Clinica di Cure Palliative e di Supporto dell’Istituto Oncologico della Svizzera italiana e libera docente all’USI. Con lei approfondiamo non solo il suo percorso professionale, ma anche l’importanza della comunicazione con il paziente.

Laureata in medicina e chirurgia nel 1996, con specialità d'oncologia medica presso l'Università degli Studi di Pavia acquisita nel 2000, nel 2013 ottiene il Master in medicina palliativa presso l’Università di Bristol (UK). Nel 2016 ottiene il diploma di perfezionamento professionale ISFM/FMH in medicina palliativa. 

Dopo aver lavorato come medico assistente in formazione presso il Servizio di Cure Palliative dell'Istituto Oncologico della Svizzera Italiana ha continuato la sua carriera tra Biella, Inghilterra ,  Losanna – dove dal 2014 mantiene un ruolo clinico e di ricerca stabile presso il Servizio di cure palliative di supporto presso il CHUV - e il Ticino - dove dal 2018 ha assunto il ruolo di Primario della Clinica di Cure Palliative e di Supporto dell’Istituto Oncologico della Svizzera Italiana (IOSI). Nel corso dell’anno 2020 ottiene la nomina di Libero docente entro la Facoltà di scienze biomediche.

Del suo percorso di studio da allieva alla facoltà di medicina ricorda in particolare il giorno della consegna delle lauree e il momento della lettura del giuramento di Ippocrate: “Il nostro Rettore ci ha fatto alzare in piedi e dire ‘lo giuro’ ad alta voce. Al momento abbiamo tutti riso e, giovani come eravamo, non ci abbiamo dato così tanto peso e siamo passati all’aperitivo. Ripensando oggi a quante volte sono andata a rileggere di nuovo quel giuramento, riflettendoci, ponderandolo e misurando le mie azioni di medico a fronte delle parole di Ippocrate, penso che abbia fatto bene il Rettore a farci giurare ad alta voce, ma anche noi, dopo, a berci sopra un prosecco” racconta Gamondi.

L’insegnamento fa parte del suo percorso professionale: con l’attività didattica a Losanna, all’USI e alla SUPSI in Ticino, così come altre scuole universitarie e professionali in Svizzera. In classe è il dialogo con gli studenti ad essere importantissimo: “Per me l’insegnamento non è solo trasmettere ciò che so ai miei interlocutori, è anche imparare io stessa dall’altro e creare uno spazio dove gli studenti possano essere anche maestri. L’aula è una zona maieutica aperta e libera. L’essere umano cresce solamente imparando da sé, dagli altri, dall’ambiente che lo circonda. Il privilegio di insegnare (e di imparare insegnando) è immenso” spiega Gamondi.

Claudia Gamondi è presidente di SwissEduc (gruppo formazione di palliative ch) ed è stata membro di comitato di palliative ch (Società Svizzera di Medicina e Cure Palliative) per più di dieci anni. 

La comunicazione e la prossimità con il paziente è sempre centrale e nel suo campo diventa forse ancora più fondamentale. “La comunicazione in medicina è cruciale - continua Gamondi - ed è, insieme alle capacità tecniche necessarie, una competenza indispensabile per una medicina umana, empatica, realistica e focalizzata sugli obiettivi e i bisogni del paziente”. In questo senso invita i suoi studenti ad allenarsi a fondo nella comunicazione, attraverso giochi di ruolo, corsi specifici, scambi con i colleghi e con i propri tutor. “Soprattutto in questa era pandemica, fatta di isolamento, zoom meetings, mascherine – continua - mi piace citare Priestley che ci ricorda che ‘più sono elaborati i nostri mezzi di comunicazione, meno comunichiamo’”

Gamondi vive in Malcantone e invita gli studenti a scoprire le meraviglie di questo territorio partendo dal bosco, per esempio con la passeggiata del Sentiero delle Meraviglie di Novaggio o i Sentieri dei Filosofi a Cademario, ma senza dimenticare il lago, che lei esplora in kayak dal lido di Agno. Adora inoltre approfittare delle proposte di mostre, spettacoli e concerti del centro culturale LAC a Lugano, non lontano dalle aule dei corsi dei futuri studenti.