Studio dello IOR apre la strada per futuri studi clinici su pazienti con linfoma

Immagine di un linfoma
Immagine di un linfoma

Servizio comunicazione istituzionale

5 Agosto 2019

All’Istituto oncologico di ricerca (IOR, affiliato all’USI) il gruppo di ricerca diretto dal Prof. Francesco Bertoni ha scoperto due molecole, finora conosciute nell’ambito dei trattamenti contro il sarcoma di Ewing, che presentano forte attività anti-linfomi, prospettando così studi clinici su pazienti. Lo studio è oggetto di una pubblicazione sulla rivista scientifica Clinical Cancer Research. 

I linfomi sono tumori che hanno origine dalle cellule del sangue e sono tra i dieci tumori più comuni negli adulti e la terza forma di cancro più diffusa nei bambini e negli adolescenti. Nonostante i grandi progressi compiuti nel loro trattamento, le statistiche europee mostrano che circa cinque persone su 100.000 soccombono ancora al linfoma ogni anno (48’096 nel 2018). 

La scoperta del Dr. Bertoni, che è anche professore titolare presso la Facoltà di scienze biomediche dell’USI, si è concentrata sui fattori di trascrizione (proteine che determinano quali geni sono espressi dalle singole cellule, comprese le cellule tumorali) che sono stati a lungo considerati bersagli quasi impossibili da colpire farmacologicamente. I fattori ETS sono tra i fattori di trascrizione più frequentemente deregolamentati nei tumori. 

Dopo aver dimostrato qualche anno fa che queste proteine sono importanti anche per i linfomi, il gruppo di ricerca dello IOR, che comprende anche i ricercatori Filippo Spriano ed Elaine Chung, ha avviato una collaborazione con il gruppo guidato dal Prof. Toretsky a Washington DC (USA) per portare al linfoma alcune piccole molecole, inizialmente sviluppate per il sarcoma di Ewing. YK-4-279 e il suo derivato clinico TK-216 hanno dimostrato infatti una forte attività anti-linfoma. Spriano e Chung hanno dimostrato che YK-4-279 e il suo derivato clinico TK-216 hanno una forte attività anti-linfoma e quest'ultimo appare legato al blocco dell'interazione di alcuni fattori ETS (almeno SPIB e SPI1) con altre proteine. 

La TK-216 è ora nella sua prima valutazione clinica per i pazienti con Sarcoma Ewing Sarcoma recidivo/refrattario. I risultati dello studio condotto a Bellinzona suggeriscono la progettazione di uno studio clinico anche per i pazienti con linfoma, nonché per la valutazione attualmente in corso di questi composti in altri tipi di tumore. 

 

L’articolo scientifico pubblicato su Clinical Cancer Research è consultabile qui:
http://clincancerres.aacrjournals.org/cgi/pmidlookup?view=long&pmid=31182435