Carenza di medici in Svizzera: l'USI ha una missione chiara nella formazione dei medici di domani

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Servizio comunicazione istituzionale

25 Marzo 2024

La Federazione dei medici elvetici (FMH) ha rivelato attraverso la statistica medica del 2023 un incremento nel numero dei medici praticanti in Svizzera, raggiungendo i 41’100, con un totale di 35’488 posti di lavoro equivalenti a tempo pieno (ETP), segnando un aumento del 2,3% rispetto al 2022. Tuttavia, questo incremento non sembra sufficiente a colmare la crescente carenza di personale qualificato nel settore sanitario del Paese.

Nonostante l'aumento dei laureati in medicina a livello nazionale, oltre il 40% dei medici che operano in Svizzera proviene dall'estero. La Germania è il principale esportatore di medici verso la Svizzera, rappresentando il 50,2% dei medici stranieri, seguita da Italia (9,5%), Francia (7,1%) e Austria (6%). La FMH sottolinea che la produzione interna di medici non riesce a soddisfare la domanda crescente, evidenziando un quadro preoccupante per il futuro del sistema sanitario elvetico, con la metà dei medici praticanti che supera i 50 anni di età e un quarto oltre i 60 anni.

La carenza di personale qualificato influisce negativamente sulla qualità della formazione post-laurea e delle cure prestate ai pazienti. L'elevato carico amministrativo riduce ulteriormente il tempo che i medici possono dedicare ai pazienti, compromettendo l'efficienza del sistema sanitario. Di conseguenza, molti studi medici sono costretti a non accettare nuovi pazienti, peggiorando la situazione di un sistema già sotto pressione.

La FMH, insieme ad altre organizzazioni mediche, sollecita un aumento dei posti di formazione nelle università e l'introduzione di condizioni di lavoro migliorate, attraverso l'adozione di modelli lavorativi moderni, la riduzione degli orari di lavoro, la diminuzione della burocrazia e delle mansioni non mediche, e un forte impulso verso la digitalizzazione. Queste misure sono ritenute cruciali per affrontare la crisi attuale e garantire la sostenibilità del sistema sanitario svizzero.

La situazione attuale evidenzia la necessità di un cambiamento significativo nell'approccio alla formazione medica e nella gestione delle risorse umane nel settore sanitario elvetico. Solo attraverso un impegno congiunto tra istituzioni formative, organizzazioni mediche e autorità sanitarie sarà possibile affrontare le sfide poste dalla carenza di medici e garantire un futuro sano per la popolazione svizzera.

Il Ticino cerca di fare la sua parte, infatti si è da poco concluso il primo ciclo del Master in Medicina, con 47 studentesse e studenti che hanno passato l’esame federale. “La nostra missione è chiara”, ha detto Giovanni Pedrazzini, Decano della Facoltà di scienze biomediche, intervistato da Il Quotidiano RSI. “Abbiamo il compito di formare più medici per il futuro del territorio, del Ticino e della Svizzera”.

L’intervista completa e il servizio sono disponibili nel video in calce.

Servizio de Il Quotidiano RSI